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Ryanair: da marzo voli garantiti

Ryanair: da marzo voli garantiti
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Non più tardi di un mese fa la web reputation di Ryanair non versava in buone acque. Dopo circa 2100 voli cancellati, una media di 50 tratte al giorno, con una nota il chief marketing officer Kenny Jacobs commentava così la decisione presa dal noto brand aereo: “abbiamo mancato gli obiettivi fissati per le ferie dei nostri piloti e stiamo lavorando duro per smaltirli in tempo”.

Ne avevamo parlato in “Volo cancellato? Fate valere i vostri diritti”, quando la stessa cancellazione da parte del leader dei voli low cost aveva riaperto questioni spinose di cui i vettori aerei no frills sono accusati, come i ritmi di lavoro troppo intensi, l’utilizzo intensivo degli aeromobili e i bassi stipendi che giocherebbero come una combinazione letale che compromette l’efficienza delle compagnie.

A oggi, esattamente un mese dopo, la crisi sembra già rientrata e la compagnia annuncia lo stop alle cancellazioni da marzo in avanti. In seguito all’incontro con l’Enac, il presidente Vito Riggio ha dichiarato che al momento non ci sono gli estremi per applicare sanzioni a Ryanair, ma si resta vigili e pronti a intervenire se ci saranno segnalazioni, visto che allo stato attuale risulta che il 97% dei passeggeri è stato avvisato e quindi protetto secondo la procedura.

La conferma arriva dallo stesso O’Leary, l’amministratore delegato di Ryanair, che ricorda come l’intera operazione di risarcimento costerà 25 milioni di euro, somma che la compagnia è intenzionata a pagare fino all’ultimo centesimo. E le premesse sembrano buone, visto che nelle ultime settimane il 95% dei passeggeri risulta essere soddisfatto.

In più, dichiara: “i nostri piloti sono pagati bene e al momento stiamo avendo colloqui con quelli di Alitalia che vogliono passare da noi: lo stipendio è migliore, le condizioni sono migliori e la sicurezza del posto di lavoro è migliore”.

Un mese intenso dunque, durante il quale la compagnie non ha perso occasione per definire alcune importanti strategie. Della prima ne abbiamo parlato in “Ryanair e i viaggi alternativi in autobus”, quando è arrivata la notizia che l’azienda intendeva offrire trasferimenti con i mezzi alternativi come soluzione globale per i voli domestici sul territorio di Regno Unito e Irlanda, e come soluzione parziale per i voli riguardanti i Paesi Europei. Così, un passeggero che parte da Londra e si dirige a Roma, potrebbe essere dirottato su un volo diretto a un’altra città italiana (come Milano), per poi proseguire verso la Capitale in treno (oppure in auto o bus).

La seconda è proprio di questi giorni e riguarda l’ultima trovata della compagnia sulla riduzione del bagaglio a mano. Così dal 15 gennaio in cabina si potrà portare sì un bagaglio a mano, ma quello più piccolo trasportato, perché il classico trolley con le ruote sarà collocato gratuitamente in stiva al gate d’imbarco. Faranno eccezione a questa nuova regola i clienti che acquistano l’imbarco prioritario o il biglietto con la tariffa Plus, Flexi Plus e Family Plus, che potranno portare in cabina due bagagli. Per contro, le tariffe dei bagagli a mano saranno ridotte da 35 a 25 euro, e il peso consentito del bagaglio registrato è stato aumentato da 15 a 20 chilogrammi. “Abbiamo già introdotto la prima fase della nuova policy bagagli che offre ai nostri clienti tariffe più basse per il bagaglio registrato, aumentandone del 33% il peso consentito. In questo modo si ridurrà il numero dei passeggeri che si presenterà al gate d’imbarco con due bagagli a mano, causa di ritardo dei voli”, commenta Kenny Jacobs.